[Fonte: Federazione della Sinistra]
Mario è solo uno dei tanti che non fa rumore. L’osservatorio sulla cassa integrazione del Dipartimento settori produttivi della Cigl spiega che nel solo 2009 c’e’ stato il maggiore ricorso alla Cig di sempre, +311% rispetto al 2008, con oltre 918 milioni di ore. Oltre 1 miliardo di ore cassa integrazione ordinaria e straordinaria concesse dall’ottobre 2008 al dicembre 2009. Dati che confermano una crisi che non solo esiste, ma che non dà cenni a passare. I lavoratori in Italia dovrebbero essere la colonna portante dell’economia, senza di loro non ci sarebbe produzione. Invece sono i primi che le aziende mandano a casa, mentre i manager con stipendi da capogiro rimangono ai loro posti fino alla fine. Si potrebbe citare un’impresa per tutte: la Fiat. La Fiat è stata considerata l’azienda di stato per antonomasia. In periodi di crisi ha sempre ricorso agli aiuti pubblici con il paravento dei posti di lavoro… mentre i manager di Fiat hanno buone uscite e bonus da milioni di euro. Un esempio Cesare Romiti, mandato a casa nel 1998 con 105 miliardi di lire (365 anni di lavoro per un comune mortale) mentre il fatturato Fiat era di 708 miliardi di lire. Dopo 12 anni Fiat rischia l’ennesima chiusura, la produzione non c’è, i lavoratori costano troppo (già proprio i lavoratori) e loro sono saliti sul tetto perché sembrerebbe l’unico modo per farsi notare e per sperare in una soluzione. A rischio sono gli over 40. Sono i nuovi disoccupati che si aggiungono agli over 25. aver superato i 40 significa non essere appetibile per le imprese perché non hanno sgravi e preferiscono fare contratti di apprendistato a giovani dai 18 ai 29 anni e tenere solo il personale indispensabile. Gli over 40 sbattuti fuori oppure costretti a lasciare il posto di lavoro dopo numerose vessazioni.
E così accade un fenomeno senza distinzioni territoriali di cui se ne parla poco:
30 gennaio 2010: un operaio bergamasco di 35 anni a Brembate (Bergamo) ha cercato di togliersi la vita cospargendosi di benzina e dandosi fuoco. A spingere l’uomo a compiere il drammatico gesto sarebbe stata la depressione causata dalla perdita del lavoro. L’operaio era impiegato in una ditta di Zingonia (Bergamo) che è fallita due mesi prima.
29 gennaio 2010: Sfratto esecutivo, disoccupato si uccide Un uomo di 55 anni, tagliatore in un’ azienda calzaturiera di Civitanova(MC), rimasto disoccupato, si è ucciso lanciandosi da una finestra, tre ore prima che l’ufficiale giudiziario gli notifi-casse lo sfratto esecutivo.
10 gennaio 2010: Lo hanno trovato i familiari ieri mattina quando, verso le 7, sono andati in negozio. Alberto Ottino era lì, nel supermercato A&O di Castelmassa che con passione gestiva, insieme al fratello, da qualche anno. Si era impiccato con dei fili elettriciAveva problemi economici, gli affari, ormai da tempo, non andavano bene. Una preoccupazione crescente che, alla fine, dopo molti tentativi di raddrizzare le sorti dell’esercizio commerciale, lo ha spinto ad arrendersi.
19 novembre 2009: laureato in matematica e fisica ma da anni precario e con un’occupazione da muratore, si è tolto la vita perchè la ditta edile nella quale lavorava si è vista costretta a ridurre il personale. Si è sparato un colpo al petto un quarantanovenne residente a Sora.
8 novembre 2009: Padova psicologo non trova lavoro si suicida.
14 ottobre 2009: aveva perso il lavoro, nel dicembre scorso. Faceva il ragioniere in una ditta di Francavilla ed era stato licenziato, a 52 anni. Si è procurato una pistola, l’arma che non aveva mai detenuto, e ha premuto il grilletto.
1 settembre 2009: Reggio Emilia perde il lavoro e stermina la famiglia.
8 agosto 2009: ha ucciso la moglie e i figli mentre dormivano e poi si è suicidato: l’ ennesima strage familiare è avvenuta la notte di giovedì in una villetta di Gornate Olona, in provincia di Varese. Il folle gesto potrebbe essere stato causato da una crisi matrimoniale o dalla perdita del lavoro: la coppia stava attraversando una fase personale difficile e, in più, l’ uomo si era dimesso pochi giorni fa dal lavoro che aveva da anni nell’ officina gestita dal suocero.
24 luglio 2009: Un lavoratore di 32 anni, L.D., si è suicidato ieri sera in provincia di Bologna: aveva problemi con la moglie e, pochi giorni fa, aveva ricevuto una lettera di licenziamento dall’azienda in cui lavorava, la Chloride di Castel Guelfo, nel bolognese.
02 luglio 2009 Siena – Si lancia nel vuoto dal terzo piano – Operaio cassaintegrato muore suicida.
22 giugno 2009: Lascia moglie e due figli piccoli, Fabrizio Rossi, un 39enne di Fano che ieri ha deciso di togliersi la vita nel garage di casa sparandosi un colpo di fucile al petto. Alla base del tragico gesto sembra esserci la recente perdita del posto di lavoro.
17 giugno 2009Milano. Insegnante senza lavoro si uccide in casa, 31 anni. Per vivere affittava l’appartamento trasferendosi in cantina. Dove è stato trovato morto, un cappio intorno al collo, una sedia poco lontano.
9 giugno 2009: Dopo aver perso il lavoro e la casa, un 63enne si è suicidato gettandosi dal balcone del suo appartamento a Milano.
23 maggio 2009Treviso – Ingegnere suicida in Veneto – Ossessionato dal dover licenziare – si getta contro un convoglio ferroviario in viaggio verso Venezia.
22 maggio 2009: Roma, suicida operaio: la Ericsson lo vuole licenziare, lui si getta dal tetto della fabbrica.
21 maggio 2009Fontanelle – Si è ucciso impiccandosi un piccolo imprenditore di 58 anni, Valter Ongaro, titolare di un’azienda di verniciatura in forte difficoltà finanziaria a causa della crisi.
20 maggio 2009: Napoli. suicida dipendente Equitalia. Si lancia dalla finestra davanti la Questura.
16 maggio 2009: Bologna, un imprenditore di 49 anni da anni alla prese con problemi legali ed economici, tenta il suicidio, ingerendo una dose di barbiturici in auto.
7 aprile 2009: due anni fa aveva perso il lavoro di guardia giurata, negli ultimi tempi lavorava saltuariamente e alla fine, vinto probabilmente dalla paura di non poter provvedere in maniera adeguata ai suoi cari, ha deciso di togliersi la vita. Mariano Pariante, 55 anni, si è impiccato all’interno di un deposito dell’ex stabilimento Rhodiatoce di Casoria, in cui lavorava saltuariamente come custode.
20 marzo 2009: un geometra originario di Sanremo e residente a Genova di 54 anni, le cui iniziali sono G.R., dopo avere perso il lavoro si è inoltrato in un bosco della Valbisagno, nell’immediato entroterra di Genova, e si è tolto la vita.
25 marzo 2009: Roma un uomo si dà fuoco al Campidoglio, licenziato da una cooperativa, gli avevano comunicato che non avrebbe avuto alcuna indennità di disoccupazione.
18 marzo 2009: dieci mesi fa aveva perso il lavoro e da allora le difficoltà economiche non lo avevano più abbandonato. Così un 52enne ha deciso di farla finita, impiccandosi a un albero di un suo piccolo podere a Gravina in Puglia (Bari). L’uomo, negli ultimi tempi, aveva cercato di tirare avanti facendo il muratore, ma guadagnava troppo poco per mantenere la moglie e i tre figli.
15 gennaio 09: Parma – Un uomo di 47 anni ha tentato di togliersi la vita dopo essere stato licenziato dall’azienda in cui lavorava fin da ragazzo. Le forze dell’ordine lo hanno ritrovato, è in gravi condizioni.
2 gennaio 09: Pistoia – Disoccupato, chiama i carabinieri e si uccide, 3 figli, dopo che l’Enel aveva interrotto la fornitura di energia elettrica, e la morte della madre che lo aiutava economicamente.
Un elenco trovato grazie all’aiuto di internet e non di certo dei tradizionali mass media. Il governo è a conoscenza della crisi sociale e lavorativa in cui versano gli italiani? Un uomo può arrivare a togliersi la vita perché non trova ciò che è sancito dalla Costituzione italiana come un diritto? La classe dirigente è colpevole se non interviene sul lavoro, sulla possibilità di reintegrare chi lo perde. In Italia nessun cittadino sentiva come esigenza primaria l’immunità del Presidente del consiglio.
Nessun commento:
Posta un commento