lunedì 31 agosto 2009

VERTENZA LASME: SPECULAZIONI Finanziarie e Licenziamenti - La PRODUZIONE della LASME non può essere spostata


La vicenda LASME di Melfi mette in luce tutta l’arroganza dei Padroni, dopo che si sono arricchiti producendo, solo per SATA, 1.100.000 modelli di Grande PUNTO vorrebbero far credere di aver perso sugli investimenti falso la verità che i padroni non si stancano mai di SFRUTTARE i lavoratori del Nord o del Sud.

Gli investimenti alla LASME di Melfi sono stati super pagati dai profitti di questi anni.

La verità che questi “padroni” non rischiano niente, gli stabilimenti li costruiscono con i soldi pubblici, i contratti li sottoscrivono con chi Firma le loro richieste e i lavoratori devono essere sfruttati con la minaccia del posto di lavoro.

Tra gabbie salariali, federalismo fiscale, secessione, Nord contro Sud etc., i padroni non vogliono più CONTRATTARE nulla e avere mano libera sulle condizioni di vita dei lavoratori, negando ogni forma di DEMOCRAZIA e di partecipazione dei lavoratori all’interno delle fabbriche.

I primi segnali negativi sono partiti dalla FIAT SATA, che nel disinteresse generale, non ha rispettato completamente gli impegni assunti in Regione Basilicata per, la riassunzione dei PRECARI licenziati/sostituiti alla ERGOM, poi ha TAGLIATO il premio e le ferie di luglio a tutti i lavoratori.

E pensare che solo nel 2004 (a seguito della lotta dei 21 giorni), quando si CONTRATTAVA per davvero, è stato firmato un accodo con FIAT, in CONFINDUSRIA a Roma, che ha portato 640 milioni di euro di investimenti per il segmento “B” e l’aumento della capacità produttiva e tecnologica del sito FIAT di Melfi, confermato dal NUOVO PIANO INDUSTRIALE FIAT presentato a Palazzo Chigi ad Aprile 2009.

Noi riteniamo che la FIAT SATA e il consorzio ACM devono rispettare gli IMPEGNI CONTRATTUALI già assunti sulle produzioni e sull’occupazione nell’incontro del 24 con la Direzione LASME in CONFINDUSTRIA a Potenza CHIEDEREMO che le PRODUZIONI NON vengano SPOSTATE dal sito di Melfi, al fine di dare continuità occupazionale ai 174 lavoratori.

Lunedì 24 Agosto 09 a partire dalle ore 10 il Sindacato terrà un assemblea con i lavoratori della LASME per definire adeguate iniziative di mobilitazione in DIFESA dell’Occupazione e delle produzioni.

Potenza 23 Agosto 2009
FIOM CGIL Basilicata

VERTENZA LASME: MOBILITAZIONE ASSOLUTA


L’iniziativa unilaterale della LASME,di chiusura dello stabilimento lucano, NON ha alcun connotato industriale che possa giustificare tale atto. Dopo le MANIFESTAZIONI dei giorni scorsi e la SOLIDARIETA’ espressa da più campi, si passi ora al tempo del fare.

La REGIONE BASLICATA deve indicare con precisione che gli ulteriori finanziamenti pubblici alla FIAT per la costruzione del “Campus tecnologico di Melfi” siano SUBORDINATI al rispetto degli IMPEGNI già assunti in materia di PRODUZIONE e dell’occupazione per IL SEGMENTO “B” a Melfi (incontro Palazzo Chigi).

Il GOVERNO Nazionale deve indicare linee guide di Politiche Industriali capaci di difendere l’assetto industriale italiano, a partire dalla definizione di interventi sulle tecnologie,ricerca e sviluppo di processi e prodotti “innovativi” in grado di essere attuali in FUTURO nel rispetto dell’ambiente, della sicurezza e delle compatibilità economiche-industriali (vedi energia, riciclaggio materiali, etc).

La FIAT deve garantire il rispetto degli accordi sottoscritti, nella loro “interezza”, vedi contratto di programma, per il sito di Melfi che comprende anche l’insediamento di FENICE Termodistruttore, come dire che se si spostano le produzioni al NORD si devono spostare anche lo smaltimento dei rifiuti industriali.

Il Consorzio A.C.M. deve recuperare i ritardi accumulati dal punto di vista dei necessari INVESTIMENTI da mettere in campo a Melfi al fine di ASSICURARE una CRECITA QUALITATIVA della presenza delle aziende dell’INDOTTO nel sito FIAT SATA di Melfi.

Le forze politiche, istituzionali e sindacali devono assicurare un reale sostegno alle rivendicazioni dei lavoratori in difesa dell’occupazione, fatto di atti pratici e non simbolici affinché su una ipotetica gru, come successo a Milano per i lavoratori INNSE, non si trovino solo lavoratori e funzionari della FIOM.

Tutti insieme a difendere i lavoratori , VERI produttori della RICCHEZZA. NO alle Gabbie Salariali, NO allo smantellamento dell’industria al SUD, NO alle politiche LEGHISTE, NO alla CHIUSURA della LASME a Melfi.

SI all’UNITA’ dei lavoratori, SI alla SOLIDARIETA’, SI alla Giustizia Sociale, Si al Contratto Nazionale come strumento di UGUAGLINZA tra TUTTI i lavoratori.

E’ necessario definire un modello sociale basato sulla cooperazione e non sulla competizione tra lavoratori del NORD e del SUD.

Potenza 22 Agosto 2009
FIOM CGIL Basilicata

mercoledì 12 agosto 2009

VERTENZA LASME: INIZIATIVA unilaterale aziendale di stampo FINANZIARIO - TENUTA “DEMOCRATICA” a rischio


L’iniziativa unilaterale della LASME, di chiusura dello stabilimento lucano, NON ha alcun connotato industriale che possa giustificare tale atto.

Infatti lo stabilimento lucano della LASME ha conosciuto, a partire dal 2000, una crescita produttiva e occupazionale legata al POSITIVO andamento delle qualità delle produzioni e dell’occupazione, passando dai 80 dipendenti del 1997 ai 180 dipendenti del 2009.

Queste condizioni di crescita dello stabilimento sono SEMPRE state accompagnate dalla contrattazione che si è registrata tra la Direzione aziendale e il Sindacato, in questi anni sono stati FIRMATI Accordi in materia di produzione e di organizzazione del lavoro che hanno permesso tale andamento positivo.

Anche l’ultimo incontro tenuto con FIAT AUTO a Palazzo Chigi nel Giugno 2009, ha assegnato la produzione della Grande Punto (segmento “b”) allo stabilimento lucano della FIAT SATA e delle produzioni connesse dell’INDOTTO compreso la LASME.

Atteso che l’iniziativa unilaterale “estiva” della LASME DISATTENDE gli impegni già assunti e definiti per le produzioni della Grande Punto a Melfi, come FIOM CGIL di Basilicata consideriamo necessario che la Direzione aziendale RITIRI ogni IPOTESI di CHIUSURA dello stabilimento e il conseguente licenziamento dei 180 lavoratori di Melfi.

E’ evidente che si pone un problema di “TENUTA DEMOCRATICA” nel tessuto sociale del SUD che può assumere aspetti incontrollabili qualora anche di fronte a Risultati industriali ottenuti e a IMPEGNI produttivi già assunti si possa procedere verso la chiusura dello stabilimento.

Le forze Istituzionali e politiche sia regionali che nazionali devono svolgere il loro compito naturale di esercitare la funzione di mediazione VERA degli interessi in campo con la salvaguardia dei 180 posti di lavoro attraverso il RISPETTO degli IMPEGNI PRODUTTIVI e OCCUPAZIONALI già assunti.

Potenza 10 Agosto 2009

Giuseppe CILLIS
FIOM CGIL Basilicata

PRESIDIO lavoratori e lavoratrici della LASME di Melfi (INDOTTO FIAT)


A RISCHIO 180 Posti di lavoro
Il giorno 6 Agosto davanti al piazzale della LASME di Melfi si è tenuta l’assemblea con TUTTI e 180 lavoratori della LASME che da 4 giorni stanno presidiando i cancelli per DIFENDERE il Posto di Lavoro, all’assemblea ha partecipato la segreteria regionale della FIOM CGIL che sostiene la Lotta dei lavoratori.

L’assemblea dei lavoratori ha DECISO:

1. Di continuare con il PRESIDIO anche nel mese di Agosto, in attesa dell’incontro previsto in CONFINDUSTRIA alla ripresa di settembre.
2. Di contrastare con TUTTE le iniziative necessarie le ipotesi aziendali di SPOSTAMENTO degli IMPIANTI e della PRODUZIONE al NORD.
3. Di DIFENDERE l’OCCUPAZIONE dello stabilimento LASME di Melfi nato anche con i contributi Statali.

L’assemblea dei lavoratori in ATTESA dell’INCONTRO che si terrà in CONFINDUSTRIA a POTENZA, INVITA la DIREZIONE Aziendale LASME ha NON MODIFICARE l’ASSETTO INDUSTRIALE e PRODUTTIVO dello stabilimento di Melfi. Inoltre sollecita anche le ISTITUZIONI Locali ad ogni livello di INTERVENIRE per sostenere le ragioni occupazionali dei 180 dipendenti della LASME di Melfi per NON consentire speculazioni Finanziarie a danno dei lavoratori che in questi anni con il loro lavoro hanno consentito allo stabilimento LASME di Melfi di registrare PROFITTI per la proprietà.

Melfi 6 Agosto 2009
Approvato dall’Assemblea dei lavoratori