lunedì 31 agosto 2009

VERTENZA LASME: MOBILITAZIONE ASSOLUTA


L’iniziativa unilaterale della LASME,di chiusura dello stabilimento lucano, NON ha alcun connotato industriale che possa giustificare tale atto. Dopo le MANIFESTAZIONI dei giorni scorsi e la SOLIDARIETA’ espressa da più campi, si passi ora al tempo del fare.

La REGIONE BASLICATA deve indicare con precisione che gli ulteriori finanziamenti pubblici alla FIAT per la costruzione del “Campus tecnologico di Melfi” siano SUBORDINATI al rispetto degli IMPEGNI già assunti in materia di PRODUZIONE e dell’occupazione per IL SEGMENTO “B” a Melfi (incontro Palazzo Chigi).

Il GOVERNO Nazionale deve indicare linee guide di Politiche Industriali capaci di difendere l’assetto industriale italiano, a partire dalla definizione di interventi sulle tecnologie,ricerca e sviluppo di processi e prodotti “innovativi” in grado di essere attuali in FUTURO nel rispetto dell’ambiente, della sicurezza e delle compatibilità economiche-industriali (vedi energia, riciclaggio materiali, etc).

La FIAT deve garantire il rispetto degli accordi sottoscritti, nella loro “interezza”, vedi contratto di programma, per il sito di Melfi che comprende anche l’insediamento di FENICE Termodistruttore, come dire che se si spostano le produzioni al NORD si devono spostare anche lo smaltimento dei rifiuti industriali.

Il Consorzio A.C.M. deve recuperare i ritardi accumulati dal punto di vista dei necessari INVESTIMENTI da mettere in campo a Melfi al fine di ASSICURARE una CRECITA QUALITATIVA della presenza delle aziende dell’INDOTTO nel sito FIAT SATA di Melfi.

Le forze politiche, istituzionali e sindacali devono assicurare un reale sostegno alle rivendicazioni dei lavoratori in difesa dell’occupazione, fatto di atti pratici e non simbolici affinché su una ipotetica gru, come successo a Milano per i lavoratori INNSE, non si trovino solo lavoratori e funzionari della FIOM.

Tutti insieme a difendere i lavoratori , VERI produttori della RICCHEZZA. NO alle Gabbie Salariali, NO allo smantellamento dell’industria al SUD, NO alle politiche LEGHISTE, NO alla CHIUSURA della LASME a Melfi.

SI all’UNITA’ dei lavoratori, SI alla SOLIDARIETA’, SI alla Giustizia Sociale, Si al Contratto Nazionale come strumento di UGUAGLINZA tra TUTTI i lavoratori.

E’ necessario definire un modello sociale basato sulla cooperazione e non sulla competizione tra lavoratori del NORD e del SUD.

Potenza 22 Agosto 2009
FIOM CGIL Basilicata

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