domenica 14 novembre 2010

Melfi a Congresso.

RELAZIONE CONGRESSUALE SEZIONE FdS CITTA' DI MELFI

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I
INTRODUZIONE


Il momento congressuale dovrebbe servire ad unire le varie esperienze territoriali in un contenitore di idee da cui trarre sintesi per avviare la rinnovata azione politica di un partito. Un momento alto, quindi, quanto importante in cui il confronto è la linfa vitale che permette la vita e la crescita del partito. Ma cosa significa partito? La definizione del vocabolario enciclopedico Zanichelli dice: "Organizzazione politica di più persone volta al raggiungimento di fini comuni per la conquista è l'esercizio del potere" e ancora "è richiesto (secondo la Costituzione Italiana) che si organizzino (i partiti) e svolgano le loro attività con metodo democratico, accettando le regole costituzionali e rispettando la volontà degli iscritti, chiamati ad eleggere i dirigenti."
Una definizione semplice nella forma e chiara nel contenuto, piena di parole cariche di significato evocativo sopratutto per i Comunisti.
Risparmiandovi l'analisi logica e sintattica della definizione enciclopedica, dando per scontato che termini come "democratico", "volontà degli iscritti" ed "elezione dei dirigenti" abbiano per voi tutti, ma sopratutto per i Compagni dirigenti (provinciali o regionali che siano) un significato netto e preciso, liberi da ogni altra interpretazione al di fuori del loro unico significato, ci piacerebbe analizzare quanto l' attività politica del nostro partito si avvicini alla definizione appena enunciata, tuttavia desisterò per non sottrarre tempo eccessivo ai lavora congressuali. Ci sia concessa però una battuta: troppo spesso nella politica nostrana si usa il Manuale Cencelli per stabilire i rapporti di forze tra i partiti o tra le correnti di un partito. Che questo non accada mai più all'interno della nostra organizzazione politica, che troppo spesso ha visto utilizzare questo metodo per stabilire le rappresentanze all'interno delle varie segreterie o coordinamenti che siano. Le capacità, l’impegno e la passione dovranno essere gli unici strumenti per valutare come il contributo di ciascun compagno possa essere messo al servizio della Federazione.
Ed è per questo che la nascita di questo progetto politico nuovo dovrà avere come punto inamovibile la discussione introno alla questione morale.
Crediamo che sia fondamentale dare un segnale di discontinuità per riacquistare credibilità politica e per dare nuova linfa alla causa comunista.
Il comunismo, dunque, come antibiotico per combattere il male sociale.
Il comunismo come naturale evoluzione della società.
Ma non c'è evoluzione senza esercizio. Tentiamo di spiegare la metafora: l'evoluzione va inserita in un contesto dinamico (come può essere la società), questo contesto dinamico stabilisce intrinsecamente (in quanto in continuo movimento) un passaggio da una condizione precedente (che definiremo obsoleta) ad una condizione successiva (quindi nuova). Per affrontare questa nuova condizione, l'evoluzione, impone un cambiamento radicale. Per adattarsi alla nuova condizione bisogna esercitarsi.
Cosa intendiamo dire con questo? Intendiamo dire che se il Comunismo rappresenta l'alternativa all'attuale modello sociale ed economico bisogna esercitarsi affinchè per primi i comunisti siano pronti a guidare il cambiamento radicale della società. Purtroppo come abbiamo potuto tristemente constatare non solo chi dovrà guidare il cambiamento è gravemente impreparato, ma è anche demotivato e demotivante. Mi riferisco alla dirigenza del partito a livello provinciale e a livello regionale. Una dirigenza impegnata più a mantenere il potere burocratico del partito costruito più sugli interessi personali e le alleanze interne che sulla ragione delle argomentazioni e dell'azione politica. Una dirigenza quindi incapace di gestire e di guidare un partito che per natali dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) essere il più moralmente sano. Invece no. Si sfrutta la posizione politica per ficcarsi in qualche consiglio di amministrazione di qualche ente provinciale. Si impone la propria persona per la candidatura ad un nomina di qualche ente sub-regionale e tutto questo all'insaputa degli iscritti al Partito (molte notizie infatti le abbiamo apprese dai giornali).
Compagni giudicate se questo è essere comunisti.
Giudicate se un ideale alto come il comunismo possa essere barattato con una poltrona.
Marx, folto di chioma, sono sicuro che perderebbe tutti i suoi capelli di fronte a questa degenerazione.
Una dirigenza che non è stata in grado di avviare una discussione politica all'indomani della disastrosa gestione della competizione elettorale regionale, che ha portato ad una inaspettata sconfitta e che insieme alle azioni di boicottaggio perpetrate, per giunta, da una parte politica che oggi è qui e si appresta a fondare con le altre forze comuniste ed anticapitaliste la federazione della sinistra, ha decretato l'eclissamento delle forze comuniste in questa Regione.
Il caos e la confusione plaudono con ammirazione il nostro guazzabuglio.
Ancora una volta l'impreparazione dei nostri cari dirigenti si è palesata in tutta la sua brutale forma.
Potremmo continuare con gli esempi di cattiva gestione fino a suscitare il più grave sentimento di indignazione, ma concludiamo qui rendendoci conto che questa non è, tra l'altro nemmeno la sede adatta a questo sfogo. Ciò accade quando l'unico momento di confronto all'interno di un partito coincide con il momento congressuale. Chiediamo scusa ancora ai compagni presenti.


II
COME E COSA DOVRÀ ESSERE LA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA IN LUCANIA?


Senza trascurare le ovvie difficoltà nel fare opposizione fuori dalle istituzioni (che è cosa ben diversa che fare l'opposizione all'interno di una coalizione), la Federazione ora ha l'obbligo di radicarsi sul territorio, di riconquistarsi il consenso, di operare in conformità con gli ideali da cui è mossa: Il Comunismo. Quello con la C maiuscola. Quello del XXI secolo.
La nostra regione, è noto, è inserita tra le aree sotto-sviluppate del nostro Paese. Eppure siamo tra i primi produttori di una risorsa molto richiesta dal mercato nazionale e internazione: il petrolio.
Di solito lì dove sono presenti giacimenti di petrolio è presente un'altra risorsa molto ambita dal mercato ossia il gas. Ma non solo gas e petrolio abbondano nella nostra regione. L'acqua, contrariamente a quanto si dica, è una risorsa, che in quantità copiosa, arricchisce la nostra terra. E' altrettanto vero, però, che siamo anche tra le regioni in cui la rete idrica fa, e mai battuta fu più indovinata, acqua da tutte le parti.
Ora una considerazione dovrebbe sorgere spontaneamente: com'è possibile che una regione ricca di risorse naturali come queste sia inserite tra le aree sotto-sviluppate? La risposta, e di questo sono certo, sarà ben presente nella vostra testa ed è proprio da questa che si dovrà trarre spunto per avviare il lavoro politico della Federazione della Sinistra Lucana.
Una terra di conquista! Non sociale, ma speculativa dove le risorse naturali perdono la loro natura di bene comune, per diventare prodotto, merce e quindi proprietà privata; dove è presente il polo industriale più grande e più all'avanguardia d'Europa e dove gli operai e i dipendenti, che lo rendono così grande e funzionale, sono costantemente attaccati, ricattati e sfruttati dai padroni i quali, ormai, passano come vittime di leggi del lavoro troppo rigide e un sistema sindacale terroristico (e ovvio che parlo della Fiom e della neo-costituita USB); dove si individua Scanzano Jonico, la cui economia si basa fondamentalmente sull' agricoltura e sul turismo balneare, come sito unico di stoccaggio delle scorie radioattive prodotte in Italia, minando la vita, oltre che economica, biologica di quella zona; dove la val d'agri è ormai di proprietà delle grandi multinazionali del petrolio che hanno causato e continuano a causare un danno ambientale dalla portata devastante e dove le stesse società petrolifere pagano le royalty più basse del mondo; dove l'acqua è gestita da una s.p.a, com'è l'Acquedotto lucano, che non riesce a garantire il servizio idrico nelle stagioni più calde dell'anno nonostante il pagamento, a fior di quattrini, sia più che garantito dai cittadini lucani; dove c'è una Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente che si preoccupa più di occultare i risultati relativi all'inquinamento regionale che ergersi a sentinella a tutela dell'ambiente e quindi della salute dei cittadini. Come vedete compagni, di lavoro ce n'è fin troppo.
La Federazione dovrà, quindi, avviare una grande stagione di lotte sociali per rivoluzionare lo stato di cose presente, ma per farlo dovrà essere ambiziosa, l'atteggiamento dovrà essere spregiudicato e libero da ogni condizionamento "politico-affaristico" (ricordando la questione morale). Successivamente andranno ricucite le maglie del tessuto sociale, palesando la divisione delle classi sociali e manifestando loro come solo l'unione (di contro tendenza all'individualismo contemporaneo) possa costituire la vera difesa agli attacchi dei diritti, quindi il recupero della Coscienza di classe. Operai, lavoratori e studenti: il grande fronte dell'opposizione sociale.
Lottare affinché lo sfruttamento del suolo, nel caso di estrazioni petrolifere, gasdotti e acquedotti, sia sostenibile e che si usino i proventi delle estrazioni per avviare opere di bonifica delle aree eco-devastate dall'inquinamento prodotto e per investire in economia verde (l'eolico, il fotovoltaico, il geotermico) sviluppando successivamente una economia basata sulle risorse (e non sul denaro/profitto) e dove queste potranno essere distribuite equamente e a costo zero. Mi rendo conto che può sembrare un discorso molto utopistico il mio, in quanto il sistema Capitalistico non prevede che qualcosa sia dato per niente, ma non ha caso siamo Comunisti e la nostra visione del mondo è radicalmente opposta a quella neo-liberista (sarebbe produttivo se qualche volta organizzassimo una conferenza sul funzionamento del Sistema capitalistico e monetaristico, per approfondire sopratutto come l'emissione di cartamoneta, da parte delle banche centrali, generi debito pubblico).
Oggi la tecnologia è lanciata nel futuro, ma ancorata al presente. E non è questo un caso perchè fino a quando non si riuscirà a "dosare" il vento o a "razionare" l'energia solare (e quindi a ricavarne profitto), le uniche fonti energetiche saranno il nucleare e il petrolio.
Questo, quindi, è una parte (ossia l'inizio) di ciò che dovremo fare da Comunisti. Sgretolare, tramite la conoscenza e l'azione politica, questo Sistema economico e quindi sociale opprimente, altrimenti rischieremmo, come ultimamente accade dalle nostre parti, di elaborare tesi piene di altissime conclusioni retoriche, ma vacue di dimostrazioni pratiche.
Bisognerà quindi rieducare le persone, contro-informandole li dove l'informazione è falsata.
Tutto questo nell'interesse del popolo lucano, che ho piacere oggi a ricordare, è terra di briganti, non di sottomessi.
Perciò compagni, auspico che questa Federazione nasca sotto una nuova stella che riesca a guidare, nel buio di questa notte neo-medievale, quei coraggiosi che avranno l'ardire di intraprende questo difficilissimo cammino.

Buon lavoro a tutti noi e grazie.


III
PROPOSTE


1 – La federazione dovrà avvalersi delle competenze dei compagni che costituiranno la federazione. Bisognerà dare vita a gruppi tematici in cui l’esperienza di ognuno possa essere utile alla causa comunista. Chiediamo la divisione delle competenze (che significa “l’uomo giusto al posto giusto”) e non, come purtroppo abbiamo già sperimentato nel nostro partito, il posizionamento del segretario di turno nella prima postazione libera indipendentemente dalle competenze;

2 - La carica di segretario/coordinatore dovrà essere ritenuta incompatibile con cariche istituzionali. Nel caso in cui questi voglia candidarsi alle elezioni dovrà rassegnare le dimissioni anzitempo, per permettere ad un nuovo segretario/coordinatore di gestire la composizione delle liste e l’ impostazione della campagna elettorale;

3 - Le elezioni degli organismi dirigenti, a partire dalla prima composizione del coordinamento provinciale, devono garantire la logica del ricambio generazione e dell’alternanza (non eleggibilità dei segretari/coordinatori per più di 2 mandati consecutivi);

4 - L’attività del segretario/coordinatore provinciale, di concerto con la segreteria/coordinamento provinciale, dovrà consistere nel promuovere iniziative politiche, individuare tematiche legate ai bisogni della popolazione, coordinando le singole federazioni territoriali, stabilendo giornate unitarie di mobilitazione collettiva.

5 - Chiediamo che venga confermato e rigorosamente rispettato l'artico 4 dello Statuto provvisorio della Federazione della Sinistra che recita:
"1. L'insieme dei comitati di un territorio provinciale costituisce la Federazione Provinciale.
2. Ogni Federazione Provinciale elegge un Consiglio Provinciale, che a sua volta elegge un Coordinamento Politico e una/un portavoce.
3. In vigenza del presente statuto provvisorio, gli organismi dirigenti di cui al comma precedente sono nominati secondo criteri stabiliti dai Soggetti Promotori Nazionali."

Redatto da: Maurizio Ceccio.

Letta ed approvata dal coordinamento politico della Federazione della Sinistra di Melfi

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